Le mani d’oro

L’amore per il proprio lavoro, che a quei tempi si faceva prima con il cuore e poi con il portafogli, richiedeva anche molto impegno: la maggior parte degli strumenti di lavorazione, non venivano acquistati ma creati e prodotti interamente a mano dall’artigiano. Infatti, molti anni dopo, quando il nonno Giovanni fece uno storico viaggtio in Africa per andare a trovare il figlio missionario, stupì tutto il villaggio che rimase estasiato per giorni a vederlo costruire gli strumenti essenziali per poter lavorare il legno, che nella foresta non mancava: seghe, martelli, scalpelli, ecc… Possiamo dire che aveva davvero “le mani d’oro”.

 

1967: La nascita dell’azienda

Il Mobilificio Ardini nasce nei primi anni del dopo guerra, allorchè il nonno Giovanni Ardini, stanco di girovagare per il mondo come capo operaio per conto dei più importanti mobilifici del tempo, decide di metter su bottega, aprendo il classico laboratorio artigianale nel retro di casa. Comincia così ad eseguire lavori di falegnameria nella propria bottega ma anche a domicilio dei committenti, come si usava a quel tempo per riparazioni e altri interventi.

 

L’Azienda cresce

Con il passare del tempo, la bottega artigianale cresce in maniera proporzionale alla crescita dei figli (ben 7) coinvolti subito fin da ragazzi nel lavoro perché, a quei tempi era dura mettere insieme il pranzo con la cena per una famiglia così numerosa.

Il laboratorio si è ingrandito man mano, con la crescita dei figli (che poi sono subentrati in Azienda, ereditando la stessa passione del padre) acquisendo le tecnologie più moderne e macchine per la lavorazione del legno sempre più evolute, fino a diventare l’attuale Mobilificio Ardini così come lo vedete oggi: un grande capannone per la produzione con la Mostra d’interni affacciata sulla Statale Valsugana.